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lunedì 4 maggio 2009

La finestra

E’ il 1984. La serranda di una finestra al quinto piano si apre.
E’ il primo giorno di scuola superiore di Giovanna: la finestra è della sua camera.
Giovanna si prepara, è molto emozionata; la radio sta trasmettendo Sexcrime. E’ piena di speranza, ha un’intera vita davanti a sé e vuole percorrerla con amore e gioia.
La madre la chiama; ormai è ora di andare alla nuova scuola.
Giovanna esce.
La madre fa scorrere giù la serranda.

1987: la serranda si alza. Giovanna è grande, ora ha 17 anni. I ragazzi le telefono a casa ma lei mostra chiaramente che non le interessa fare la fidanzatina. Le piacciono i ragazzi ma non certo quelli intorno a lei; sogna gli amori impossibili e per il momento sta bene così.
Viene Sabrina, una delle sue due migliori amiche, le racconta di un ragazzo che le piace e poi ascoltano insieme l’ultimo LP di M. Jackson.
Dopo aver volato con Bad, mettono su Thriller e ballano I Want be startin’ something, mentre Tamara, l’altra cara amica, le guarda prendendole in giro.
Poi sognano, sognano, sognano.
Giovanna prende il microfono lo attacca allo spinotto dello stereo e insieme a Tamara e Sabrina registrano le loro voci mentre cantano, recitano, scherzano.
E’ sera: Tamara chiude la finestra e cala la serranda.

1990: Si rialza la serranda e appare Giovanna, visibilmente più grande. Il suo sguardo e più maturo e consapevole. E’ un pomeriggio d’estate. Suona il campanello: un ragazzo. Lei lo invita ad entrare in camera sua, gli dice che non ci sono i suoi genitori; sono partiti.
Si baciano e …
Dopo essere stati insieme, lui le chiede:
Vuoi diventare un avvocato?
No!
Risponde lei.
Allora perché ti sei iscritta a Giurisprudenza?
M’interessa prendere una laurea.
Cosa ti piacerebbe fare?
In realtà io voglio diventare un’attrice.
Lui la guarda e sorride allora lei si alza quasi seccata e riabbassa la serranda.

1992: Giovanna alza la serranda e si stira allargando le braccia; poi torna a studiare: sta preparando un esame.
Viene a trovarla Tamara che è appena tornata dal suo viaggio di nozze.
Giovanna è dispiaciuta, perché in fondo la sua amica si è sposata troppo presto!
Dopo un po’ entra anche Sabrina in camera e chiude guardinga la porta e poi esclama:
Festeggiamo?
Allora Tamara caccia il fumo dalla tasca.
Giovanna e Sabrina stanno preparando una recita per uno spettacolo in una sagra paesana. Sembra che nulla possa cambiare, che tutto sia fisso, fermo, stabile.
Nonostante Tamara si sia sposata resta a sognare con le sue amiche. Le tre ragazze ascoltano la musica e hanno ancora la forza di ergersi in volo con la mente. Ma squilla il telefono: è il marito di Tamara.
Deve andare ora.
Giovanna e Sabrina rimangono sole a sognare.
Sabrina si alza, fa un sospiro e chiude la serranda.

1995: Si rialza la serranda. C’è aria di festa.
Giovanna si è laureata, Tutti sono allegri ma Lei no.
Sabrina, mentre si congratula con lei, le dice:
Allora ci salutiamo adesso, parto domani mattina.
La sua migliore amica va in Inghilterra per seguire il suo ragazzo e non sa quando tornerà, se ritornerà.
Giovanna diventerà un avvocato oppure no.
Diventerà un’attrice oppure no.
Diventerà qualcosa oppure no.

1997: Si rialza la serranda. Giovanna ormai è proprio una donna.
Come il suo primo giorno di scuola superiore la madre la chiama e lei si prepara. Mentre si sta vestendo l’occhio le cade su una foto scattata da suo padre, in cui si vedono lei e Sabrina ballare e sullo sfondo Tamara stravaccata sul letto che le guarda.
Si gira apre l’armadio, tira fuori la toga e la fissa per un attimo.
Dai altrimenti fai tardi!
Le dice la madre.
Giovanna allora esce dalla camera: nel momento stesso in cui la porta viene chiusa la serranda scende di botto da sola: si è rotta.

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