Non solo Montesilvano: i tuoi comunicati stampa, proposte, lettere, notizie

Quando ridi sei sempre in compagnia ma quando piangi...piangi da solo.

giovedì 9 aprile 2009

I sorrisi dell'Amazzone

Procede il cammino verso i sensi sconnessi dell'esistenza.
Missione, sanzione o premio sono nella vita, nel respiro della natura.
Finalmente in trincea, carica sì di responsabilità,
esposta sì al pericolo,
ma consapevole.

Permeo la vita con i suoi inviti ad osare.
Rischio, gioco, perdo e vinco.
L'altalena delle emozioni non si ferma mai, sempre spinta dalla voglia di agire.
Non parlo più: agisco.
Non pretendo più: vivo.

I sorrisi dell'Amazzone
riempiono di coraggio
il bambino prescelto dall'intelligenza Azzurra.
I sorrisi dell'Amazzone
spaventano lo stolto iniquo,
essere avido,
abbarbicato sul monte dell'effimero.

Entanglement

Il pensiero scorre attraverso macchie d'inchiostro,
imprigionato nella pagina di carta di un quaderno chiuso.
Per liberarlo non è sufficiente aprire il quaderno
e leggere le macchie d'inchiostro.

Per liberare il pensiero serve un altro pensiero
in cerca di un compagno.
Entrambi i pensieri voleranno liberi
in cerca di tanti altri pensieri
che scorrono

in macchie d'inchiostro, imprigionati in pagine
di carta di un quaderno chiuso.

Il risveglio del bastardo

Ho dimenticato il mio passato;
Ho dimenticato chi ero;
Ma chi ero?
Una Jena ridens in cerca di carogne?
Un serpente arrotolato su un albero di odio?
Una pecora travestita da un lupo?
O un comune granello si sabbia appartenente alla spiaggia dell'invisibile?
Ho dimenticato il mio passato!
Non potevo fare altro!
Mille vite vivo in una e prego Dio di perdonare la mia meschinità.
Immagini di Luce attraversano il cervello mio.
Sembra tutto accaduto in un'altra vita.

Se tu fossi nato qui

Se tu fossi nato qui ti avrei amato molto.
Se tu fossi nato qui ti avrei protetto.
Se tu fossi nato qui, con amore, ti avrei accompagnato sino alle soglie del mondo insegnandoti, nel frattempo, a viverlo ed amarlo.
Io e il tuo papà ti avremmo addestrato per far sì che tu compissi il tuo destino.
Ti avremmo insegnato che i sensi di colpa sono dei meschini nemici, pettegoli ed intriganti e quindi indegni della tua attenzione.
Ti avremmi tenuto le mani nei momenti di sconforto;
ti avremmo consolato dopo le normali delusioni della tua tenera nuova esistenza.
Ti avremmo incoraggiato a vivere ogni secondo, minuto, ora della tua vita.
Ti avremmo sempre detto: Amore vivi felice e libero e ama la vita!
Ti avremmo spiegato che non esistono certezze nella vita
ma il mondo è amore e libertà
e queste sarebbero state la tua eredità.
Ovunque sei nato:
ti amerò,
figlio mio.

lunedì 6 aprile 2009

Il rito della restituzione

Un giorno mi recai nelle grotte profonde di una grossa montagna. Perlustrai, curiosamente, ogni angolo oscuro e freddo; superficiale e meschina non seppi dedicare a quel luogo l'attenzione che meritava. Non capii l'importanza di quel itinerario e il messaggio delle sue stallattiti, fiera della mia luce pensavo che nessuna ombra mai avrebbe potuto proiettare le mie debolezze e paure. Raggiunsi l'apice della mia saccenza quando, prima di uscire da quelle grotte, che si mostrarono all'ora accoglienti, compassionevoli e pazienti, mi appropriai furtivamente di una piccola pietra spigolosa. La stupidità spinge al possesso e il possesso a commettere quell'illecito che, sovente, viene punito solo ed esclusivamente dalla propria coscienza dopo un ciclo di trasformazione dell'ego.
Così il buio che mi fu risparmiato all'ora dalle grotte successivamente non tardò ad emergere dalla mia coscienza, che non si mostrò indulgente come le grotte della grossa montagna.
Camminai, così, nell'oscurità, perchè la luce, che tanto pensavo potesse essere mia per sempre, scomparve. Vagai nella nebbia, urtando contro ogni ostacolo che si presentava davanti a quell'iter apparentemente senza senso. Mi sentivo abbandonata e sola, non vedevo nulla e tutto quello che sapevo fare era chiedermi: Perchè?
Camminare fu la mia salvezza e la fatica mi costringeva a liberarmi dei pesi che aggravavano i miei passi. Ogni peso che toglievo dalle mie tasche apriva uno squarcio di fioca luce. Nel pianto e nei singhiozzi, continuando ad urtare stoicamente contro gli ostacoli, capiì che quella era la cosa giusta da fare: buttare via ogni piccolo oggetto che avevo addosso.
Finalmente cominciò a sorgere il Sole, che mi permetteva di superare gli ostacoli senza farmi male, solo in quel momento mi accorsi che in una tasca dimenticata del mio abito era rimasta solo quella piccola pietra di cui mi ero furtivamente appropriata, mancando di rispetto alla grande montagna che mi aveva accolto nel suo grembo.
Tutto mi fu chiaro.
Approfittai della luce del Sole e prima che la notte potesse calare sulla mia Anima esausta, tornai senza indugi, piena di entusiasmo nelle grotte della grossa montagna e con rispetto e riconoscenza restituii la piccola pietra al suo posto.
In quel momento, solo all'ora, fui scaraventata violentemente dalle grotte e fui illuminata da quella che credevo che mai e poi mai potesse essere offuscata da ombre: la mia Luce.
Compresi la mia stupidità e la vidi nuotare nello stesso mare insieme a quella dei miei simili, mentre le tasche cominciavano nuovamente a riempirsi: ma ero consapevole che ben presto le avrei dovuto svuotare.

domenica 5 aprile 2009

Morso che spezza

Voglio colorare la mia vita
con un gesto di coraggio,
abbattere le mura troppo spesse
di una vita di passaggio.
Liberarmi di quella rete
che ho costrito io
tanto tempo fa.

Oltre Ego, narcisismo,
oltre i soldi, c'è di più: la Libertà.

Viaggio a frequenze molto alte
l'entusiasmo mio
semina gente.
Adesso ricordo perchè sono qua:
è una vacanza dall'eternità.

Radar di vita


Figlio della vita,

che decidi con il cuore e agisci con l'intelligenza,

come un ramo di pesco trasportato dalla corrente del fiume in piena,

cammini lungo le strade del mondo.


Cittadino dell'Universo,

sai che il rischio è un punto di vista sito accanto all'illusione della certezza.

Tu hai cambiato ormai casa e vivi il presente precario,

amando l'incauto giorno,

sorprendente come una notte di Luna calante.

L'oblio della realtà

Per due soldi
acquista la tua prigione
e per quattro
la tua finta felicità.

La maga Circe t'ha fatto dimenticare
L'unico scopo: vivere e amare

Saltar dalla giostra
Fa girar un pò la testa
Ma è un momento poi passerà.

Hai bevuto l'Acqua del fiume Lete
dimenticando Onore e Lealtà.

Lilly Put nel mondo dei grandi

Giro e vedo sofferenza
Rassegnazione all'illusione
Non contenti della truffa
coinvolgono il grande omone.
L'omone crede nella bugia
e i suoi pensieri fuggono e allontanano il destino "infame"
ma il il destino torna con il suo copione
perchè l'omone non vuole vedere le battute.
Allora il destino insiste
e viene scoraggiato e beffeggiato
da una truffa ben riuscita: la finta vita.

Riflessione



Le sacerdotesse dell'arte si cercano
ma chi spezzerà l'incantesimo dell'oblio?



La natura è il rifugio

d'amore per chi si

sveglia dall'incubo.

FinsburyPark 2002

Carrambola di anime
in dimensione stoica.
Ieratica poesia automatizzata
in bolle fragili di Libertà.
Danza meccanica
in un circolo multimediale.
L'essere assopito
non gode il suo viaggio qui.

Hammerstreet (Londra 2002)

Partire è come restare
se nell'ardire della comunanza
soggiace loquace l'intemperanza
di un mondo interno alla ragione
spinto dal vivo odio e rancore.
L'insipido gusto dell'osare
quando la posta in gioco è l'amore,
toglie il respiro ai girovaghi del rischio.
(Pub- Blu anchor)

Victoria Street (Aprile 2002)

In un luogo senza tempo,
con persone senza età
vivi appieno la tua vita
per andare a morire un pò più in là.
(Londra)

Il signor Nessuno

Cammino sulla terra indifferente ai cicli del mondo, indifferente alle emozioni altrui.
Mi presento:
il mio nome è Nessuno, Signor Nessuno.
Mi ostino a girare per le vie delle città, fumando incessantemente.
A nessuno importa di me e la cosa è reciproca.
Guardo e osservo perchè il mondo è la mia tv.
Solitudine è la mia compagna.
Nessuno è colui che annulla i processi del mondo dentro sè.
Colui che dissolve le emozioni nel cuore e libera i pensieri dalla mente.