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mercoledì 20 giugno 2007

A scuola di business

"A scuola di business" è l'ultimo dei 4 libri per diventare ricchi di Robert Kiyosaki e Sharon L. Lechter.
Per capirci gli stessi che hanno scritto Padre ricco, Padre Povero.
Tutti i libri sono stati editi da Gribaudi.

Questi libri catturano la mia attenzione in momento di crisi nera come la pece.

Chi ha acquistato gli altri tre libri sa di cosa si sta parlando. Kiyosaki è un tizio che ha capito come moltiplicare il conto in banca. Così afferma nei suoi testi.

Secondo questo libro il network marketing è uno dei modi più veloci per fare grana a palate.
Infatti dice che la differenza tra Giovanni che ha un ristorante e McDonald è proprio nel modus operandi: il primo non ha la catena in franchising, magari si fa un mazzo al lavoro, ma non ha la grana della McDonald; quest'ultima ha creato un network = rete di lavoro.

Comunque il libro spiega che ci sono anche altri 9 modi per tirare su la cifra, compresi quelli di ereditare soldi, sposare un miliardario, fare i truffatori e essere tremendamente avari (come si diceva una volta non magna per non cagà).
Un altro metodo è quello di nascere belli, intelligenti, dotati in tutti i sensi e senza l'alitosi.
Ma anche in questo caso c'è un punto interrogativo perchè comunque c'è tanta gente così oggi ma non diventerà mai ricca. Perchè? Perchè è sfigata!

Ok secondo il nostro amico Kiyosaki, che la sa lunga sull'arricchirsi, l'unico modo veloce e filantropico è creare un Network marketing. Un tipo di lavoro che rende indipendente chi lavora offrendo i vantaggi di salire di livello molto velocemente: multi level.

Il libro fornisce ottimi consigli su come gestire i denari, investirli, come essere autonomi e creativi nel proprio lavoro, network o no.

martedì 19 giugno 2007

L'unica vera povertà dei nostri tempi è la povertà mentale.

Ho notato che una male dei nostri tempi è l'indecisione dettata del fatto che si vuole tutto, per questo non si vuole scegliere. Non perchè non si è in grado ma perchè c'è una tara nel nel sistema cerebrale che spinge a volere tutto e così si finisce per stare fermi a contemplare il tutto, ingordi, oppure, scegliere una cosa desiderando per tutta la vita le altre.

In fondo tutto è desiderabile, ben confezionato ma quante sono lecose che davvero si desiderano dal profondo.
Poche, molto poche.

La maggior parte delle cose vengono buttate o accantonate in un armadio.
Quindi non erano così importanti.

Ma quella di oggi è una cultura dell'inutile, superficiale, della quantità, non della qualità.
Questo lo sappiamo tutti.

Si potrebeb obiettare: che male c'è ad essere indecisi?
Il corso della vita non fluisce e tutto rallenta piano piano fino a bloccarsi definitivamente.
Come una fila in gelateria, se chi sta davanti non si decide la fila rallenta.

Cosa c'è di male a bloccarsi?
Non c'è niente di male.
Purchè poi si riparta.

Siamo indecisi perchè non siamo in raccolta con noi stessi il tempo necessario per non trascurarci.

Il mondo va anche senza di noi.
Ma noi ci siamo e possiamo decidere, partecipare.
Lo dobbiamo volere.
Dobbiamo sconfiggere la pigrizia e tutto quelloche ci rende dei rammolliti.

lunedì 18 giugno 2007

I libri illustrati di Luis Rojo edizioni Logos



Tra tutti i libri di illustrazione quelli di Luis Rojo riscuotono un successo che va oltre aspettativa.

I suoi disegni sono dei poemi, sono fantastici.

Donne stupende, immaginari da sogno e tanta intensità sono intrappolati ad esempio in Dreams.

Secrets, Malefic, Women, tre albi di illustrazioni dedicate alle donne.

Donna guerriero, donna fata della notte, alle fantasie sfrenate delle donne e alla maleficio.

Un fantastico viaggio nella prorompente bellezza femminile