Non solo Montesilvano: i tuoi comunicati stampa, proposte, lettere, notizie

Quando ridi sei sempre in compagnia ma quando piangi...piangi da solo.

venerdì 27 marzo 2009

Shock: frammento di pensiero

Spesso Johanson pensava: " E se qualcuno con una strana magia, mi avesse catturata nel suo sogno...o incubo?"
Johanson era provata. negli ultimi tempi aveva subito la vita. Succede prima o poi: è un semplice passaggio di questo cammino che troppo affascinante per lasciarlo.
Johanson chiedeva: " Sono pazza?"
Una voce interiore rispondeva: Tutti dobbiamo convivere con la nostra pazzia. Il gioco della vita consiste nell'equilibrio tra follia e ragione, tra noi stessi e il mondo che ci circonda."
Johanson non amava eppure era disponibile verso gli altri.
Non provava emozioni eppure piangeva davanti a un film. Era egoista eppure l'unica persona a cui riusciva a rispondere no era se stessa.
Era così complicato essere felici, sarebbe bastato soddisfare quell'unico desiderio di una vita: Viaggiare

Il nano e la zattera

Un nano stava per affogare in mezzo al mare e cercava disperatamente un appiglio per non cadere a piombo. A un certo punto vide una zattera di legno e si aggrappò disperatamente.
Cercò di salirci sopra ma non ci riuscì. Ripetutamente tentò ma tutto ciò che riusciva a fare era appoggiarsi.
S'incaponì a tal punto da non accorgersi di un'ancora di salvataggio lanciata da una barca che passava di lì , era troppo preso dalla zattera.
Passò persino una nave: ma egli non riuscì a sentirne la sirena, testardamente concentrato a salire sulla zattera con tutte le sue forze.
Alla fine, dopo tanto tempo, forze e opportunità sprecate, a fatica riuscì a salire sulla zattera, alzò gli occhi e vide terra; si accorse solo in quel momento che la zattera non lo reggeva e così affogò.

Nella notte


Il giorno morto si prepara a rinascere

Ed io sono pronta con lui.

Pesco nel buio dell'Anima

Un senso, una direzione

ma nell'Anima l'unica direzione è l'Amore.


Uno straniero vive in me e sono io.

Ancora tanta strada per conoscere lo straniero.

Mimetizzata nel buio dell'Anima

giro a zonzo nella mente e mi perdo.


Non partecipo al materiale della vita

Non ballo nella pista del mondo.

Guardo le altre Anime girare

e mi fermo smarrita.

Anime cercatrici


Se tu mi stai cercando, forse mi troverai.

Se tu mi troverai, forse avrò paura.

Se io avrò paura, forse sarà come se tu non mi avessi mai trovata.


Ma se non mi cercherai, forse io sono pazza.

Se io sono pazza, forse sono morta tanti anni fa.

Ma per morire bisogna esser nati e vivere.


Se io non fossi mai nata

tutto questo sarebbe solo un sogno.

Se questo è un sogno tu mi cercherai lo stesso?

L'Orco del Tempio


L'Orco del tempio non c'è più.
E' andato via.
Quando capisce che non fa
più paura abbandona il tempio,
fiero di aver raggiunto il suo scopo.
L'Orco del Tempio sono io.
Io, nel Tempio che tanto lontano e
inaccessibile mi pareva,
sono ora io l'Orco?
Giro nel tempio, godendone le meraviglie.
Il Tempio è scuro, con fiebile luce.
Voglio aggiungere neon e lampadari,
plafoniere e pò di musica.
Non so se inviterò qualcuno nel tempio.
Io sono l'Orco e potrei spaventare l'ospite.
Il tempio è grande: ha panche di legno vuote e scure.
Non ha un altare,
il vecchio Orco del Tempio lo ha portato con sè.
Disegni e mosaici in oro
riempiono soffitti e pareti.
Un silenzio gommoso nel quale muoversi.
Un silenzio alto sul quale sdraiarsi.
Il pavimento è freddo.
Ho conquistato il tempio dell'Orco: ora l'Orco sono io.
Attendo il prode cavaliere che avrà il coraggio di scacciarmi
e adempiere il destino del tempio.

Attimo intenso


Occhi negli occhi

vite parallele

in altre dimensioni

profumi d'incanto

viaggi e scoperte

dolori e gioie,

tutto in un attimo,

un intenso attimo.


Si apre una voragine

che risucchia l'anima

lasciandoti alla tua realtà:

meschini attori

o grandi mattatori del palco della vita.

Una scena ha sempre un proscenio...


Nessun sogno, appare

un sottile impercettibile divisorio

che mai e poi mai dovrà crollare.

Ha una funzione: dividere la realtà dall'illusione.

Solitudine! (13/8/02)


Ora capisco chi sei.

Amica di ripiego, l'unica!

Quando cerchi la persona e non vuoi trovarla,

tu sei lì

pronta,

pronta a stare accanto a me.


Voglio te non perchè mi piaci

ma perchè sei l'unica.

Anche se avessi il telefono di Dio

non lo chiamerei.


La mia fiebile e costante sofferenza

non la posso e non la voglio dividere con nessuno.

Solo tu, amica di ripiego,

puoi stare con me.


Tu non consoli,

tu non giudichi,

tu non plachi.

Sei solo lì, che mi fai pensare.


Aspetti in silenzio il ritorno

della mia stupidità,

così ritorno nel mondo

e tu vai via, senza pretese.

"9 maggio 2002"


Di quella falsa attività vive

l'Uomo del mio tempo.

Spesso cado nell'inganno ma

ne esco sempre in piedi.


Guardo nello specchio e

vedo il cuore del serpente.

Ignoro le cause della vita,

incoraggio il mio destino

senza oppormi alla eventualità.


Sento dentro il coraggio di pensare

ma spesso avverto il vuoto

ed lì che devo riposarmi

e restare inattiva.

martedì 24 marzo 2009

Indietro non si torna mai, nemmeno per prendere la rincorsa (Paz)

Sono una fenice che per vivere deve rinascere dalle proprie ceneri.
Indietro non si torna mai.
Ogni trasformazione è difficile e complicata, richiede forza, energia e coraggio. Il coraggio di canalizzare attraverso un atto creativo quello che abbiamo dentro, sia rabbia, repressione, sensazioni negative.
Il libro daimon è un libro che ho cominciato a scrivere quando svolgevo quella terribile, avvilente professione, identitificata come avvocato. Eroi coloro che la riescono a portare avanti tutta la vita!
All'epoca ero già alla frutta, dentro la stanza adibita ad ufficio legale, presso l'agenzia immobiliare di Andrea, mio compagno di vita.
La professione legale richiede uno sforzo terribile se non sei munito di una certa indole. Ed io mi sentivo Dorothy nel mondo dei grandi, solo le miei scarpette rosse nessuno è riuscito a strapparmele così sono uscita da Oz senza il bisogno di recarmi dal mago.
Così cominciai a scrivere questo piccolo saggio.
Poi abbandonando la professione legale mi gettai nella conquista della cultura aprendo il Bookcafè e ripresi dopo qualche anno a scrivere.
Alla fine il mago o ad Oz o nel paese delle meraviglie lo devi incontrare comunque. non puoi sfuggire a questo momento.

Dopo aver fatto tanti lavori nella mia vita non ho ancora capito quale sia il mio ruolo in questo mondo?
Non mi cruccio più per questo.
Molte persone hanno un ruolo fisso nella vita.
Io no.
Io sono un jolly a disposizione della vita.

Mia madre direbbe che sono afflitta da sindrome di Peter Pan...
Mio padre che ancora non ho trovato l'idea giusta...
Il mio dominus che ci marcio ...
Io dico solo che sono uno specchio e ognuno ci veda quel che vuole.

La vita per il momento mi ha insegnato a non temere di essere una girovaga del rischio e dalla vita devi prendere quello che ti dà.

lunedì 23 marzo 2009

E' uscito il mio primo libro

Presto in vendita alla libreria Naturista di Pescara e in tutte le librerie d'Italia