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martedì 3 novembre 2009

La guerra fredda del pensiero: i vincitori è meglio che vadano in tv

Inibito, a volte confuso, il pensiero tace e lascia parlare gli altrui fenomeni tesi ad un solo obiettivo: vincere sugli altri.

Mi chiedo se un solo pensiero abbia il diritto di imperare sugli altri. Ma ancora maggiore è la mia curiosità nel cercare una risposta a questa domanda: perchè un pensiero dovrebbe far soccombere gli altri?

Come può accadere?
Negli ultimi tempi le persone esprimono a mala pena le loro opinioni. Ci sono solo pochi fiumi e gli altri sembrano prosciugati. Nessuno ha la forza di far scorrere acqua.
-Le conversazioni sono surreali ma non ha importanza.
-Cosa pensi quest'anno andrà il colore grigio?
-Io non seguo la moda.
-Ma cosa c'entra?
- Se andrà il colore grigio, mettiamola così, io indossero i colori che mi piacciono.

La maggior parte delle persone vuole essere imboccata su ogni cosa. Non combatte più neanche per difendere la propria volontà. Anzi la fa tacere in favore di ciò che è esterno a lei. E' pazzesco!
Oggi tutto funziona così:
- Oggi vuoi mangiare il pollo o la minestrina?
- Io vorrei il riso.
- Pollo o minetrina? io non ho tempo da perdere.
- Ok, capisco ma posso prepararmelo da sola.
- Pollo o minestrina?
- Vedo della cicoria, magari mi posso lessare la cicoria?
- Pollo o minestrina?
- Resto a digiuno.
-Pollo o minestrina?
- Ma perchè devo scegliere tra due cose quando le scelte sono infinite.
-Pollo o minestrina?
E le scelte scartate che fine fanno?
Vengono buttate o messe in un cassetto, lasciate a prendere polvere.

Perchè il pensiero si è ridotto così?
Tutti vogliono strappare il fiocco della giostra e vincere un'altra corsa ma sono talmente presi a cercare di vincere che hanno dimenticato di godersi questa di corsa, contando che solo uno potrà vincere, a volte non ci sono vincitori alla fine della corsa.
Si dice "che vinca il migliore!" ma ho capito che il migliore è quello che imbroglia, il prepotente, inconsapevole mezzo di un sistema che o prima o poi danneggerà anche lui.

Mi chiedo, inoltre, che fine fanno i migliori che non vincono?
Vivono allo stesso modo di sempre. I migliori aiutano le persone ogni giorno, non si tirano indietro davanti al dovere, mettono a disposizione di chi ha bisogno quello che sanno fare.
Forse è giusto che i migliori non vincano altrimenti intorno a noi avremmo solo i peggiori. I vincitori è meglio che vadano in tv.