Non solo Montesilvano: i tuoi comunicati stampa, proposte, lettere, notizie

Quando ridi sei sempre in compagnia ma quando piangi...piangi da solo.

venerdì 12 febbraio 2010

Ognuno deve fare il lavoro che ama per dovere verso se stesso e anche verso la società


Questa mia teoria da Orizzonti perduti, mi ha procurato serate di attacchi verbali da parte di molte persone, anche amici.

Mi rendo conto che le persone quando vengono toccate nel vivo delle loro frustrazioni, reagiscono con veeemenza. Io sono la prima a fare così, in fin dei conti.

Per questo quando una sera di molti anni fa, in un periodo in cui la vita mi concedeva i suoi ultimi sorrisi, io ebbi la cattiva idea di esprimere un concetto in cui credevo e credo, rispondendo ad una ragazza che "ce l'aveva fatte a peperini" tutta la sera con il fatto che odiava il suo lavoro e voleva cambiare.

Ero alla stessa tavola e nonostante cercassi di eliminare dalla captazione dei miei neuroni il disturbo della sua lacrimante e struggevole voce, mentre mi abbuffavo di pietanze cucinate dalle mie amiche sorelle Di Sipio, non ci riuscivo. Cominciai a bere i bicchieri di buon Montepulciano d'Abruzzo doc ma, niente da fare, la lagnosità di quella ragazza mi violentava le trombe d'eustacchio. Così mi voltai e le dissi:

"Cambia lavoro e facci mangiare in pace, ok? Ora che abbiamo trovato la soluzione, ci beviamo quel liquorino che fai tu, Marì?"


Mentre bevevo il liquorino tutti mi guardavano con orrore. Avevo azzittito la querula ma la mia soluzione toccò la loro suscettibilità dato che tutti lì in mezzo volevano cambiare lavoro.

"Ma a me servono i soldi, come faccio a campare? Non è facile trovare un altro lavoro, di questi tempi" -

Aggiungo una postilla, in Italia oggi si parla di crisi, ma per me e le persone della mia vita, la crisi c'è sempre stata. Magari un periodo avevamo più giro di moneta, altre meno, ma crisi sempre. Per questo sappiamo resistere come le zanzare tigre alla disinfestazione.

Pe tornare a quella serata, dopo l'affermazione della "scassapolpette", si scatenò un putiferio di parole e ronzio tutto dedicato a me e alla mia voglia pratica di dire quelle, che per loro, sono UTOPIE.


Sarà che io ho sempre fatto così, male o bene, a me non importa molto. Ma se un lavoro mi fa soffrire, se desidero fare dell'altro io sono più che sicura che devo seguire il mio rullo di tamburi, il Daimon, e cambiare strada. Non si deve avere paura di cambiare. Non si deve stare attacati ad un lavoro solo per paura e poca autostima.
Non è facile cambiare, ma cosa è facile a questo mondo?

E' vero, ci servono i soldi, ma non fossilizziamoci in un lavoro che odiamo, cerchiamo la nostra strada!

Tutti dovremmo vivere come a SHAMBALLAH, dove ognuno faceva quello che desiderava e lo faceva con amore e gioia.

Pensiamo ad un uomo (o donna), dottor x, che per raccomandazione e famiglia potente riesce a diventare il più famoso medico della città. Ma detesta in cuor suo quel lavoro che ha fatto solo per seguie le orme del padre. In fondo voleva fare l'esploratore ma non lo farà mai, non perchè non può, è pieno di soldi! Non lo farà mai perchè i titoli e il prestigio sociale sono droghe di cui non sa fare a meno. Se ad una persona così gli dici, bisogna fare il lavoro che desideri, il dottor X capace che ti mandi a fa...re l'esploratore.

Parallelamente, immaginiamo che c'è un altro uomo (o donna) che ha studiato medicina, è bravo e la sua passione è dedicarsi a curare le persone, pensa solo a questo ma non trova un posto in cui svolgere la sua professione ed essere pagato. Solo internati a gratis o per 4 soldi. I suoi genitori gli dicono: "noi non ti possiamo mantenere più, figlio."

Che deve fare questo medico?

Se rinuncerà a trovare una clinica o un posto di lavoro che gli permetta di fare il medico, sarà una perdita per tutta la società, perchè è bravo e sono quelli come lui che salvano molte persone che noi amiamo.

Intanto il dottor x, che non molla nemmeno se gli spari, continuerà a fare il medico, gli moriranno diverse persone sotto i ferri, ma il padre è un uomo potente, lo farà scagionare.

Ah, dimenticavo, se avesse fatto l'esploratore avrebbe avvicinato una tribù australiana che per motivi a noi sconosciuti si sarebbe fatta approcciare solo da lui. Invece lui, il dottr x, non c'era in quella spedizione, perchè succube del prestigio sociale e l'antropologo che andò lì, figlio di un altro ricercatore molto famoso, fu spellato vivo e mangiato.


Fare il lavoro che si ama risolverà il mondo.

Nessun commento: