In questo momento di estrema crisi economica, in cui tutti contano il centesimo e hanno paura di esporsi, di rischiare, chi ha una qualsiasi attività, dal chiosco alla multinazionale, se dovesse assumere una persona non esiterà a badare bene al sesso.
Le donne fanno fatica a trovare lavoro, a meno che non sia a partecipazione agli utili, a percentuale, a progetto (BREVE), a "babbo morto".
Le assunzioni a tempo indeterminato, se ci sono, tranne qualche caso molto isolato, sono riservate agli uomini e le altre donne vagano da un lavoro all'altro o rimangono a morire in un lavoro che le uccide giorno per giorno.
La maternità per molti titolari è un problema che vorrebbero limitare, molti sostengono perchè la mansione deve essere coperta da un'altra persona in quel periodo e le spese aumentano, rischiando di non poterle pagare tutte.
Spesso anche nei rapporti a percentuale le donne hanno difficoltà a farsi assumere perchè in qualche modo sembra esserci una tendenza a preferire gli uomini. Senza annoverare i lavori dirigenziali che, in infiniti casi, chi assume mostra di preferire il "sesso forte".
Se la donna è, oltre alle mansioni in ufficio, disposta a proseguire "il lavoro" in albergo, magari si sentirà dire: "Questo posto è suo, signora. Signora o signorina?"
E' stato sempre così in Italia.
Una donna seria e diligente, se sta cercando lavoro, soprattutto in questo momento, si scontrerà con la risposta: "Mi dispiace, c'è crisi non assumiamo, anzi stiamo licenziando!"
Molte donne hanno riferito che sembrano non importare affatto le capacità professionali o di tendere potenzialmente ai risultati.
Questa considerazione sorge dal fatto che tra i candidati ad un lavoro, senza parlare dei concorsi, ci si deve scontrare con uomini che partono avvantaggiati, perchè a loro è richiesto un minimo di intelligenza mentre le donne devono avere il massimo per essere alla stessa stregua; poi ci sono le "donnine allegre" che spesso battono i maschi, anche i più dotati intellettualemente, e infine quelli che fanno "asso pia tutto", i raccomandati, contro i quali non ci sono possibilità.
Una caratteristiche poco apprezzata in questo momento nella donna è l'intelligenza che su chi deve assumere fa lo stesso effetto della criptonite su Superman.
Se poi all'intelligenza la candidata aggiunge esperienza e professionalità, capace che la guardino come se fossi un extraterrestre in visita sulla Terra.
Le buone qualità professionali in una donna mettono a disagio, soprattutto chi è poco illuminato. Lo si capisce subito perchè il capoufficio, o come lo chiamano ora, ufficio risorse umane (il cui nome fa pensare a un magazzino con pezzi di ricambio umani), dopo aver effettuato il colloquio con la candidata, viene colto da un attacco pesante di logorrea e non smette di consigliare altri lavori, luoghi lontani, scoraggiando le sue potenzialità. Nonostante tutto non la liquida, la tiene sulla corda perchè non si sa mai...se magari cambiano i tempi e servono persone intelligenti e professionali?
D'altronde il modo in cui stanno andando le cose in Italia sono una conferma della poca cura nell'assumere il personale, soprattutto in quelle aziende che hanno un obbligo morale verso gli utenti o a non fallire perchè hanno percepito fondi dallo Stato.
Una buona probabilità di riuscita c'è se dietro la scrivania dell'ufficio risorse umane, troviamo una donna intelligente, ma bada bene, non deve essere quella che fu assunta a suo tempo dal direttore "sguazzone" che la portava negli alberghi ad ore.
In caso contrario, se la candidata mostra di praticare gli stessi "facili costumi" al 90% il posto è suo perchè il capo è sempre solo, se è frivolo vuole sempre un complice.
Se invece dietro al scrivania c'è una donna intelligente che per qualche motivo recondito e oscuro si trova fatalmente lì, allora se la candidata è in gamba, preparata, evita risolini da ebete e non tende a civettar, il posto è suo.
Sono due schemi di assunzione malati perchè in ogni caso non deve importare a nessuno, ancora meno a chi ti assume, se una donna è di facili costumi o meno, ciò che conta è saper fare il proprio lavoro.
Se il titolare di un'azienda cerca un esperto elettricista, non dovrebbe badare alla sua vita privata ma solo se sa aggiustare la radio.
Ma purtroppo le cose non stanno così e chi in questo momento rimette le spese sono le donne!
Chi dice il contrario non parla con le persone ogni giorno evidentemente.
Nessun commento:
Posta un commento