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sabato 4 aprile 2009

Comprensione

Quell'uomo non poteva essere mio padre.
Erano decenni che fantasticavo su di lui. Ho immaginato che fosse un principe, un uomo ricco, un attore, un produttore cinematografico, un eroe, un agente segreto. Ho sempre sperato che fosse un uomo buono, intelligente, serio, spiritoso. Ma è stata una mia mancanza. Che uomo è uno che abbandona la sua prole? Uno che nega, rifiuta di essere un genitore?
Ora che è qui, davanti a me, non posso credere che sia lui.
L'ho cercato, l'ho inseguito, ho indagato per trovarlo, per incontrarlo.
Mi accorgo che è un uomo. Un semplicissimo uomo.
"Buongiorno"
"Buongiorno" mi risponde.
Ha l'aria di essere gentile e rassegnato.
"Quanto le metto?"
"Il pieno, grazie"
Mentre la pistola del distributore è infilata nel serbatoio, con molta dignità e gentilezza comincia a lavare il vetro della mia auto. E' concentrato in se stesso. Cerca sempre di essere impegnato, quasi non volesse partire per voli pindarici con il cervello.
Alza lo sguardo davanti al vetro del cruscotto. Io metto i miei occhi nei suoi. Ora ho capito che cosa è il vuoto cosmico: per un attimo posso sentire chi è e dimenticare cosa ha fatto. Non si tratta di perdono ma di comprensione.
Ero venuta qui perchè volevo umiliarlo, offenderlo, urlargli contro e chiedergli infine: Perchè?
Perchè non mi hai amata?
Perchè mi hai lasciata? Sono tua figlia!
Perchè non sei mai venuto a trovarmi?
Io non volevo nulla da te solo la tua presenza!
Desideravo fargli del male ma ora non so cosa sento; forse tanta compassione.
Abbiamo lo stesso naso e lo stesso colore di capelli. E' stanco, si vede.
Forse avrei dovuto evitare? Sembravo indemoniata: ho offeso la mamma, papà, la mia famiglia.
Tutto per essere qui. Ed ora non ho nulla da dirgli.
"Carlo!"
Lui si gira, una donna dall'aspetto smesso e tracurato, lo chiama dall'ufficio. Forse è la moglie.
Da come la tratta deve essere la moglie. E' tutto scocciato, con la testa bassa. Mia madre è molto più bella e fine. Ma come ha fatto lei ad essere attratto da lui?
Comunque deve essere stato proprio un bel ragazzo!
E' quella donna ora la sua compagna?
Le cose sono andate come dovevano, forse, ma io sono stata male per anni.
"Signorina"
"SI"
"Lei li fa i punti?"
"No, veramente no."
"Io glieli do lo stesso"
Lo guardavo negli occhi e dopo una lunga pausa
"Grazie"
Metto la prima e riparto.
Chiuderò anche questo capitolo.
La vita continua.

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