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mercoledì 22 aprile 2009

Lo Sconosciuto

Lo Sconosciuto divora la mia lucidità,
conduce la coscienza in un altro mondo,
abbatte le 4 mura di questa illusione.
Lo Sconosciuto mi guarda nel vuoto,
ha distrutto i miei miti,
allontanato i ricordi,
tranciato i miei legami,
pone i suoi occhi immensi nei miei.
Non ho più nulla.
Non sono più nulla.
Nel buoio l'unica luce è lo Sconosciuto.
E' sempre stato lì, nascosto tra la folla.
Lo Sconosciuto invocava il mio nome, urlava!
Prima non potevo,
poi non volevo udirlo.
Mi nascosi tra la moltitudine.
Discreto osservava le mie gesta quotidiane.
Lo Sconosciuto era accanto la mio dolore,
gioiva orgoglioso delle mie imprese,
in silenzio e solo, nel buio.
La folla era sparita,
di notte sul molo cercavo lo Sconosciuto,
lo chiamavo con il pensiero.
Invano lo Sconociuto urlava:
"Sono qui, ti ascolto!"
Persino il silenzio ostacolava
il contatto con lo Sconosciuto.
Separati da pareti di Ego,
un soffito di rabbia,
un pavimento d'indifferenza
e una porta di paura.
Lo sconosciuto ha divorato la mia lucidità,
ha abbattuto le 4 mura di questa illusione,
occhi negli occhi danziamo nell'Armonia del Cosmo.

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