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giovedì 11 marzo 2010

Dedicato a Sophia

Ho sentito una ragazza, alla radio, che interveniva in una conferenza e diceva:
-Io studio alla facoltà di filosofia perchè nella vita voglio diventare filosofo.
Con tutto rispetto mi sarebbe piaciuto chiedere a questa ragazza:
-Come si può diventare filosofi? E' un controsenso perchè è come se io dicessi, voglio diventare una donna innamorata di un uomo.
E' chiaro che non sono cose decise a comando ma accadono, semplicemente.
O sei innamorato di Sophia o non lo sei. O vivi per cercare Sophia o ti limiti a parlarne per sentito dire da chi conosce uno che un giorno forse l'ha vista passare davanti ad un uomo che era seduto su una panchina a sgranare fagioli.
Si dovrebbe ragionare, sarebbe più corretto, sulla voglia di diventare un tizio che campa scrivendo cose che a molta gente sembrano inutili.
Sophia, invece, è presente nella vita di tutti ma in pochi riescono a percepirla, a sapere che è presente e a trarne i giusti precetti.
Mille storie d'amore intorno a noi parlano solo di Sophia: nei film o nei romanzi, il protagonista cerca e si apre a Sophia, per poter scoprire di nuovo la vita, la gioia, la vista per poter cogliere l'attimo.(Es. Chocolate, Accadde in Paradiso, Imaginarium dr. Parnassus, Alice, New York New York, Orizzonti perduti, Suiddharta, Giulietta e Romeo)
Nelle canzoni e nelle poesie, le parole d'amore, di odio, rancore sono rivolte sempre e solo a Sophia.
Ad esempio:
"Il mio gatto dorme
-povero angioletto
il fardello della carne!
Kerouac - Haiku
Altro sempio:
"Stare a riposare può solo
chi ha il cuore che batte tranquillo,
mentre il viandante sopporta fatica e disagio
in una speranza sempre tradita.
Più lieve è davvero ogni pena del viaggio,
più lieve che trovare pace nella valle natia
dove nel cerchio di gioie e affanni di sempre
solo il saggio sa costruiri la felicità"
Hesse - Africa - dal libro Felicità
Canzoni
"If I ventured in the slipstream
Between the viaducts of your dream
Where immobile steel rims crack
And the ditch in the back roads stop
Could you find me?Would you kiss-a my eyes?
To lay me down
In silence easy
To be born again
To be born again
From the far side of the ocean
If I put the wheels in motion
And I stand with my arms behind me
And I'm pushin' on the door"
Se mi avventurassi ai bordi di un fiume
Tra i cunicoli del tuo sogno
Dove l’immobile acciaio cerchia lo schianto
E il fossato si ferma nelle strade sullo sfondo
Riesci a trovarmi? Vorresti baciarmi gli occhi?
Per stenderti accanto a me. Tranquillo, in silenzio
Per rinascere ancora.
Dal punto più lontano dell’oceano
Se metto in moto le ruote
E tengo le braccia dietro di me
E spingo la porta
Astral Weeks di Van Morrison
"Psychic changes are born in your heart
EntertainA nervous breakthrough that makes us the same
Bless your heart girlKill the pressure it's raining on Salty
Cheeks
When you hear the beloved songI am with you"
"Sono nati nel tuo cuore cambiamenti psichici
Riceviamo un impulso nervoso che ci rende uguali
Benedico il tuo cuore ragazza
Neutralizza la pressione, sta piovendo su Guance salate
Quando senti la canzone amata
Io sono con te"
A Parallel Universe Red Hot Chili Peppers
Sophia è lì a disposizine di chiunque ma non tutti la cercano perchè è immateriale, non è utile per comprare il pane, quella è una nostra esigenza, e soprattutto non si può possedere.
Sophia è di tutti per questo non potrà mai essere di nessuno. Questo è difficile da accettare, da capire, perchè l'Uomo è possessivo, esclusivo nei suoi rapporti e non concepisce con facilità il concetto di Sophia che appartiene a tutti.
Il più bel regalo: Sophia, di tutti, sempre presente, sin dalla notte dei tempi, intorno a noi, in ogni singolo attimo ma inafferrabile.
Qualcuno nel tempo, stanco di cercarla, di seguirla, preso da un raptus di possesso, pensò: "vai via, libertina inaffidabile, io dedicherò le mie nenie e il mio amore a Babalù. Lui è mio e si prenderà cura di me"
E così deviando con una proiezione, su un feticio creato da se stesso, il desiderio di possesso di Sophia, all'inizio quell'uomo si sentiva appagato perchè credeva forse di far dispetto a Sophia, e chissà, ci è riuscito, questo non lo sapremo mai. Successivamente preso da enorme sconforto, quell'uomo si rese conto che il suo feticcio non era Sophia e lui pensava solo a Sophia e voleva solo Sophia, pronto a tutto anche a rinnegare e tradire il suo feticcio.
Un altro uomo, stanco e deluso di non poter possedere Sophia, cominciò a non credere a nulla, finchè il suo cinismo lo scavò dentro sino a non sentire nè il bene nè il male. E quell'uomo pianse, stravaccato sul suo divano putrido di menzogne, bevendo una bottiglia di birra, l'ennesima e finalmente ammise a se stesso che cercava solo Sophia, l'unica che avesse mai amato.
Un altro uomo bugiardo, pieno di rancore, decise di non cercarla più e si dedicò a fare un mucchio di soldi: "cosa importa di Sophia, la lascio agli stupidi e ai creduloni. Non esiste Sophia! Esistono solo i soldi!"
Riuscì ad avere tutto dalla vita, soldi a pozzo senza fondo, donne, sesso, divertimento, potere, fama, viaggi. Appena desiderava qualcosa, la vita era lì pronta a dargliela, quasi a sfregio. Quell'uomo non era felice. Nessuno lo sapeva perchè fingeva di esserlo, solo per non darla vinta a nessuno ma era maledettamente infelice. Era solo anche se stava in mezzo a chi lo stimava e rispettava; amato da tutti non riusciva ad amare. Questa la sua maledizione. Neanche la prole, che amava profondamente, riusciva a sollevarlo dal suo dolore invisibile.
Poi pensò, un giorno mentre guardava il fiume, appoggiato ad un ponte sotto la ruota: tutto questo l'ho fatto per incontrare te e non ti ho mai incontrata perchè non ti ho mai persa. Sei stata sempre accanto a me.
L'uomo deluso dal suo tentativo di sfuggire all'amore per Sophia come un bimbo sperso, asciugatosi le lacrime, si affidò all'invisibile come un bimbo segue una stella che pur non portandolo in nessun luogo lo avrebbe guidato nel più bel viaggio della sua vita.
Sophia è lì per tutti, ma non appartiene a nessuno. E questo è difficile da accettare.

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