La felicità rende egoisti, meno attenti a altri
Lo rivela lo psicologo Joe Forgas della University of New South Wales a Sydney, pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology01 marzo, 14:25
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/03/01/visualizza_new.html_1709126217.html
Lo rivela lo psicologo Joe Forgas della University of New South Wales a Sydney, pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology01 marzo, 14:25
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/03/01/visualizza_new.html_1709126217.html
La memoria migliora nelle brutte giornate?
Cronaca: Un po´ di malinconia aiuta a ricordare gli eventi con più precisione e affina le
capacità di giudizio dell´uomo Per alcuni psicologi australiani l´umore affranto è un elemento
determinante nella storia dell´evoluzione
Tre notizie sugli studi di Joe Forgas sulla necessità di esprimere emozioni, soprattutto quelle negative. La notizia dell'Ansa (la prima indicata) è poco approfondita e sostiene che, secondo gli studi di questo ricercatore, la felicità spinge le persone ad essere egoiste.
Se così fosse, e ho i miei dubbi sull'interpretazione degli studi del prof. Forgas, la maggior parte degli abitanti della terra sarebbe felice, in quanto a molti di loro non importa dei propri simili che soffrono, no tendono la mano per siuatare, anzi, ci speculano con molto entusiasmo. E questo sarebbe perchè sono felici?
In realtà nell'articolo successivo dell'ordine degli psicologi del Lazio, viene meglio spiegata la tesi di questo ricercatore e in quale quadro è inserita. Fargas sotiene che nella vita la tristezza è una emozione che va vissuta nella sua interezza, come le altre emozioni, ad esempio la rabbia, commozione, paura; perchè solo esprimendo la tristezza possiamo vivere a pieno le altre, quindi anche la gioia.
Il concetto di felicità, se pure affine a questa ricerca, poggia su altre basi, che coinvolgono le emozioni, ma si riferiscono ad un percorso più profondo che mira alla rcerca di sè e della propria libertà.
Negli ultimi tempi i media sono molto interessati alla realizzazione della felicità, non per liberare l'Uomo dalle sue paure e spingerlo a cercare i suoi perchè, ma per tenerlo stretto nella morsa del guinzaglio dei desideri eteroindotti.
I media e la felicità, la libertà sono incompatibili, almeno fino a quando tentano di confondere il benessere dell'Anima con il desiderio dei pannolini profumati, un'automobile dalle grosse ruote o un gioiello di diamanti.
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